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Stampaggio di componenti in Sinterizzato

Lo stampaggio di componenti in sinterizzato consiste nella lavorazione di speciali polveri metalliche, mescolate con opportuni “leganti”, che assumono la forma voluta attraverso un’operazione di compattamento in uno stampo, sotto pressioni molto elevate e con “cottura” in forni speciali a una temperatura inferiore a quella di fusione del componente principale.
Nel ciclo produttivo della sinterizzazione, il punto di partenza è costituito dalla scelta delle polveri (metalliche e leganti), che possono avere diversa composizione e granulometria e che devono essere miscelate nelle percentuali richieste dalla composizione chimica del prodotto finale. La scelta della composizione e del dosaggio influisce in modo determinante sulla qualità del risultato finale ed è quindi un aspetto critico dell’intero procedimento.
Con l’impiego di presse a ciclo automatico, la miscela di polveri viene compressa in uno stampo per dare ai grani che la compongono una forza di coesione sufficiente a formare il pezzo desiderato.
I pezzi usciti dalle presse di sinterizzazione sono ben definiti e precisi, ma ancora facilmente sfaldabili: il passaggio negli appositi forni provoca la fusione dei “leganti”, crea robusti collegamenti tra le particelle ed elimina le porosità. In questo modo il processo conferisce ai pezzi solidità e robustezza come se fossero stati ricavati da un unico blocco di metallo.
La caratteristica di un componente realizzato per sinterizzazione è l'estrema durezza della superficie di lavoro, la precisione della forma, la resistenza alle sollecitazioni, il tutto unito alla relativa economicità della produzione in serie.
In taluni casi questa tecnologia è alternativa alle tradizionali produzioni per fusione o stampaggio, ma più spesso viene utilizzata quando nella produzione di componenti di forma complessa gli altri procedimenti non sono in grado di garantire la necessaria robustezza e qualità.